La Corea del Sud può cambiare di nuovo allenatore dopo soli sei mesi: Jürgen Klinsmann è già sulla graticola dopo i primi risultati negativi
La sosta per le Nazionali ha già dato i suoi primi verdetti, e alcune squadre sembrano decisamente scontente di quanto visto. I commissari tecnici, si sa, possono finire sulla graticola da un momento all’altro, forse ancor più velocemente degli allenatori dei singoli club, e potrebbe già essere giunta l’ora dell’addio per uno di loro.

Si tratterebbe di Jürgen Klinsmann, che dal febbraio 2023 ricopre l’incarico di ct della Corea del Sud dopo essere subentrato a Paulo Bento, il quale ha rassegnato le proprie dimissioni all’indomani della sconfitta per 4-1 contro il Brasile agli ottavi di finale dei Mondiali in Qatar.
Corea, Klinsmann è già a rischio: non solo i risultati nell’occhio del ciclone
Il tedesco, reduce da poco più di tre anni di inattività dopo la parentesi sulla panchina dell’Hertha Berlino, ha sicuramente ottenuto risultati poco esaltanti con la Nazionale asiatica: nelle quattro partite prima di questa sosta non è infatti arrivata alcuna vittoria, ma soltanto due pareggi, contro Colombia (2-2) ed El Salvador (1-1) e altrettante sconfitte, entrambe in casa contro Uruguay (1-2) e Perù (0-1). Il terzo pareggio, arrivato a reti bianche in casa del Galles, sarebbe stato la proverbiale goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso.
Secondo il giornalista sudcoreano della BBC Lee Sung-mo, però, non sarebbero solo i risultati il motivo del possibile esonero del 59enne, per quanto già la prossima partita, prevista per martedì 12 settembre contro l’Arabia Saudita, potrebbe essere decisiva. I tifosi, infatti, avrebbero avuto anche molto da ridire per quanto riguarda il comportamento e le scelte dell’ex Bayern Monaco.

Molti fan non avrebbero preso per niente bene la scelta del tecnico di passare molto tempo tra Europa e Stati Uniti piuttosto che in Corea, soprattutto considerando che il campionato nazionale, la K-League, è nella fase cruciale della stagione, con partite importanti e giocatori da osservare ogni settimana. Accuse prontamente respinte dall’ex attaccante dell’Inter, che si è difeso durante una conferenza stampa già ad agosto, dicendo: “Il lavoro di un commissario tecnico è internazionale. Io devo sapere cosa sta succedendo anche altrove, devo essere informato su cosa fanno le migliori squadre e le migliori nazioni al mondo”.
Tanti giocatori coreani infatti mostrano il proprio talento in campionati esteri (due nomi su tutti: Heung Min-Son del Tottenham e Kim Min-jae del Bayern Monaco) e la difesa del tecnico potrebbe essere in qualche modo corretta. Fatto sta che, in una situazione calda come quella degli ultimi giorni, Klinsmann è sempre più a rischio, e la federazione non accetterà un ulteriore passo falso.