Come sta Michael Schumacher? Questa è la domanda che si fanno in tanti, desiderosi di avere buone notizie, ma purtroppo la realtà sarebbe un’altra.
Anche se a molti sembra essere impossibile, sono già passati quasi dieci anni dal terribile incidente sugli sci a Meribel, in Svizzera, di cui era stato vittima Michael Schumacher, che ha cambiato drasticamente la sua vita.

Da allora la sua famiglia si è stretta attorno a lui, consapevole della gravità della situazione, ma ha fatto sempre il possibile per preservare la sua privacy ed evitare che si diffondessero anche solo pochissimi particolari sulle sue condizioni.
Nonostante questo, tutti sanno bene come il tedesco non sia certamente più quello di un tempo, pur augurandosi da subito che la determinazione che lui ha sempre messo in pista possa permettergli di ottenere un miracolo. Non a caso, anche per questo sono solo pochissimi, tra cui l’ex dirigente della Ferrari Jean Todt che era per lui anche un amico, a potergli fare visita.
Come sta Michael Schumacher? La domanda a cui in tanti sono interessati
Pur essendo ormai trascorso diverso tempo dal giorno in cui ha appeso il casco a chiodo, Micheal Schumacher continua a essere amatissimo da tutti gli appassionati di motori. Non è certamente un caso, che chi decide di avvicinarsi alla Formula Uno aspira a ripercorrerne le gesta, pur sapendo quanto sia difficilissimo. Del resto, sette titoli mondiali non si vincono certamente per caso, come è riuscito a fare finora solo Lewis Hamilton.
L’auspicio di chi lo ha amato non può che essere quello di sapere che le sue condizioni di salute possano essere finalmente in miglioramento, ma sono pochissime le informazioni che trapelano sul suo conto.

Questa volta a dare qualche aggiornamento a riguardo è stato una persona che non è solo uno degli addetti ai lavori più importanti, ma anche un suo grande amico, il giornalista svizzero Roger Benoit, presente nel paddock dalla fine degli anni ’90 a oggi.
Purtroppo le sue parole non fanno trasparire niente di positivo: “C‘è una sola risposta che possiamo dare, come aveva detto suo figlio Mick nel 2021: ‘Darei qualsiasi cosa per parlare con papà‘”. Un segno evidente di come l’ex pilota non sia in grado di comunicare a parole, forse esclusivamente con gli occhi, ma è certamente troppo poco per chi ha avuto modo di conoscerlo nei suoi momenti migliori.
Un verdetto senza appello
Il giornalista si è poi soffermato ulteriormente sulla situazione dell’ex ferrarista con parole che appaiono ancora più agghiaccianti, che non possono che fare male anche semplicemente a chi ha amato l’ex pilota. “La frase di Mick dice tutto di come sta suo padre da oltre 3500 giorni. È un caso senza speranza“.
Insomma, l’idea che Michael Schumacher possa riprendersi appare, ad oggi, ancora remota. Si attendono sempre nuovi aggiornamenti nella speranza di ricevere notizie confortanti.