Emergono nuovi dettagli dalle pagine dell’Inchiesta Prisma che vede coinvolti gli ex vertici della Juventus, ed il club stesso, difronte alla Procura della Repubblica Torino per le accuse di aggiotaggio e falso in bilancio.
Già complicata di suo, la situazione potrebbe però prendere una piega ancora più negativa visti gli ultimi risvolti della faccenda. Nelle scorse ore, infatti, sono state mosse nuove accuse all’oramai ex Presidente Agnelli dal -a sua volta ex- presidente sindacale della Juventus Paolo Picatti.

Dal dirigente bianconero sono infatti emersi dettagli e dichiarazioni importanti, visto che il CdA in toto è stato accusato di aver nascosto tutto durante i periodi che oggi sotto la lente di ingrandimento della Procura.
Nuove accuse contro la Juventus: parla l’ex Piccatti
I 15 punti di penalizzazione non potrebbero essere l’unica sanzione inflitta alla Juventus dall’Inchiesta Prisma. La Procura della Repubblica di Torino, infatti, da un ultimo interrogatorio ha registrato nuovi dettagli e dichiarazioni proprio sulle modalità di risparmio delle mensilità salariali utilizzate dal club bianconero nel periodo pre e post Covid.
Paolo Piccatti, ex presidente del collegio sindacale della Juve, all’interrogatorio difronte alla Procura è infatti uscito allo scoperto parlato così dei movimenti e delle decisioni del CdA della Juventus, dichiarazioni riportate in mattina da Il Corriere della Sera:
“Sapevamo quello che era uscito, cioè il risparmio e la riduzione tout court degli stipendi. Quando abbiamo letto gli atti di questo fascicolo delle chat e delle scritture, ci siamo sorpresi e arrabbiati. La scrittura privata tra Agnelli e l’allora capitano Chiellini? Mai vista.”
Juventus, il collegio sindacale era allo scuro di tcutto: Piccatti accusa il CdA
Nel corso dell’interrogatorio difronte alla Procura della Repubblica di Torino, Paolo Piccatti ha dichiarato come il consiglio sindacale della Juventus fosse totalmente allo scuro del modo in cui il CdA stesse operando. L’ex dirigente bianconero ha infatti detto difronte agli inquirenti:
“Se sapevamo quello che stavano facendo? Assolutamente no. Noi non eravamo a conoscenza di nulla di tutto questo. Ho visto questi atti nel vostro fascicolo, tutto questo ambaradan non ci è mai stato comunicato. Se avessimo avuto conoscenza di fatti di questa natura, ci saremmo agitati non male. Le manovre dovevano essere comunicata e noi, certamente. Soprattutto dovevano essere eseguite e recepite in modalità totalmente differente. Confermo che sono scosso e arrabbiato.”

Inchiesta Juve: Piccatti parla anche della questione plusvalenze
Le dichiarazioni di Piccatti hanno e non poco scosso gli animi in quel della Continassa, anche perchè l’ex presidente del consiglio della Juventus ha dichiarato come il suo organo fosse allo scuro anche dei movimenti di mercato -e quindi delle plusvalenze- che il CdA stava mettendo in atto:
“Plusvalenze? Neanche il problema delle plusvalenze non è mai giunto alla nostra attenzione. Se posso osare, siamo andati anche a leggere la nuova relazione di Deloitte, che non effettua rilievi sul tema plusvalenze”.
