Davide Nicola, tecnico del Torino, ha parlato nel corso di un’intervista concessa a Sky Sport.
Intervista a Nicola dopo il Parma
“Gestione della partita? Avevamo preparato una partita contro una squadra che fa della fisicità e del gioco in verticale il punto di forza. Loro giocavano con le spizzate in attacco e la velocità di Gervinho. Loro avevano carattere e intensità. Abbiamo preparato la partita nella gestione delle energie mentali. Ora ogni gara assume un valore diverso. Tutti sanno che bisogna trarre il massimo, i ragazzi no hanno strafatto. Poi sapevamo di dover rischiare qualcosa in più. Alla fine abbiamo collezionato 7 palle gol.
Vojvoda? A me i ragazzi piacciono tutti, non ho preferenze. Tra diffidati e post covid sono nella condizione di dover valutare il calciatore più in forma. Singo sta facendo bene e diventerà un campione, ma ho anche altri calciatori capaci. Sono contento perchè tutti si applicano, oggi Vojvoda è riuscito a sfruttare le caratteristiche del Parma.
Belotti è nervoso? A me va bene che sia così, io voglio che sia nervoso quando non ottiene quello che vuole. Oggi aveva segnato in fuorigioco, ha preso un palo, siamo una delle squadre più sfortunate ma abbiamo segnato con 17 calciatori diversi. Andrea è in una condizione buona, dopo il Covid non ha avuto modo di riposare, io devo valutare la sua gestione, era diffidato e lo voglio portare in fondo.
I calciatori che ho a disposizione sono cresciuti un po tutti con il nostro lavoro. Si può fare meglio perchè sono ancora giovani. Molti sono in Italia alla prima esperienza, un po’ di adattamento serve, non sempre si capisce subito la cultura e la filosofia. A me piace l’applicazione di questi calciatori. Da quando sono arrivato siamo 9i ed il merito è dei calciatori che hanno dei valori, ora non bastano, archiviamo la vittoria che ci rende orgogliosi ma non abbiamo ancora concluso nulla.
Futuro? Mi fa piacere sentire i tifosi che mi vogliono qui, l’importante è che restino loro, noi abbiamo avuto una bella sorpresa nel pre-partita. Possiamo dire tutto quello che vogliamo ma giocare con loro sarebbe diverso”.
