Ceferin contro Agnelli, prima amici oggi poli contrapposti nella battaglia tra UEFA e BIG per il calcio del futuro.
Juventus: è guerra tra Ceferin e Agnelli
Aleksander Ceferin, presidente della UEFA, ha parlato ancora una volta della Super League. Queste le sue parole nel corso di un’intervista concessa al Daily Mail
Agnelli?
«E’ stato molto stressante. Sembrava di stare in una lavatrice. Sabato mi sono diretto in Svizzera dal mio paese d’origine, otto ore di macchina: avevo tutto pronto per annunciare il discorso sulle riforme. Stavo persino per ringraziare Agnelli. Da quel momento ho cambiato il discorso ben quattro volte. Mi sono arrivate notizie continue su cose che non conoscevo, Agnelli mi ha mentito rassicurandomi: “Non è vero, non è vero…”.Alla fine però è accaduto e devo raccontarlo».

Ceferin sul governo inglese ed il ruolo dei tifosi
Tifosi e governo inglese?
«Sono rimasto colpito dalla reazione dei tifosi, dell’intera comunità calcistica e non solo, la società ha reagito duramente. Non ho mai visto nulla del genere. La UEFA ha fatto la sua parte, i club che erano con noi hanno fatto la loro parte. E ovviamente il governo del Regno Unito ha dato una mano. Ma di gran lunga la parte più considerevole l’hanno fatta le persone. Sono assolutamente rimasto colpito dal governo britannico: ho avuto molte conversazioni telefoniche con il Primo Ministro Johnson e il Segretario di Stato Dowden in quelle ore. Erano dalla parte giusta nel momento delicato».

Ceferin sulle sanzioni ai club
Juventus, Real Madrid e Barcellona?
«Tutti devono assumersi delle conseguenze per quello che hanno fatto, ora non facciamo finta di niente. Non puoi fare una cosa del genere e poi dichiarare ‘Sono stato punito perché tutti mi odiano’. I problemi se li sono creati da soli. Ovviamente non è la stessa cosa per le sei inglesi e per le altre, loro hanno abbandonato l’idea per primi, hanno ammesso di aver commesso un errore. Devi avere una certa grandezza per dire: ‘Mi sbagliavo’. Per me esistono tre gruppi: inglesi, chi ha appoggiato (Atletico Madrid, Inter e Milan) e infine quelle che pensano che la terra sia piatta e saranno ritenuti responsabili».
