Vincenzo Iaquinta è stato uno degli uomini simbolo della Nazionale Italiana dei Mondiali del 2006. Oggi l’Italia di Roberto Mancini sembra essere tornata ai fasti di un tempo dopo anni di ricostruzione e punterà ad un ottimo piazzamento ai prossimi Europei. L’ex bomber della Juventus, in un’intervista a fantacalcio.it, ha parlato anche dell’esperienza di Pirlo da allenatore.
Iaquinta: “Pirlo alla Juventus può fare grandi cose”
Con la Juventus, Vincenzo Iaquinta si è consacrato come uno dei migliori attaccanti italiani dell’ultimo ventennio. Il bomber calabrese vede di buon occhio il percorso del suo amico Andrea Pirlo in bianconero.
“Pirlo è un allenatore giovane che ha sicuramente delle idee interessanti. Io penso possa fare grandissime cose alla Juventus. All’inizio è normale trovare delle difficoltà ma sappiamo che allena una grandissima squadra, in una piazza dove si pretende la vittoria. La società ha fatto questa scelta per iniziare un nuovo ciclo insieme ad Andrea e quindi ci vuole anche un po’ di pazienza e tempo per far sì che svolga il suo lavoro come allenatore”.

Iaquinta: “Italia? Mancini sta lavorando bene, magari vinciamo”
Vincenzo Iaquinta è stato uno dei protagonisti dell’Italia di Marcello Lippi nella cavalcata del 2006 che ha portato l’ultimo Mondiale nel Bel Paese. L’ex attaccante della Juve, ha parlato anche del nuovo corso che ha iniziato la Nazionale di Roberto Mancini.
“L’Italia di Mancini sta facendo grandissime cose e lo sta dimostrando. La Nazionale di oggi ha giovani molto forti per il presente e per il futuro. Speriamo agli Europei si possa festeggiare con una vittoria, non sarà facile. Ma l’Italia ha le carte in regola per far bene a questo Europeo”.
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Iaquinta: “Il Mondiale del 2006 è indelebile”
A proposito di Nazionale Italiana e di possibile vittoria, a fantacalcio.it Vincenzo Iaquinta ha parlato anche della “sua” vittoria ai Mondiali del 2006.
“A distanza di 15 anni l’emozione è indelebile. La gente non ti chiama neanche per nome quando ti vede per strada, ma “Campione del Mondo”. Per me è una grandissima soddisfazione anche a distanza di anni. Il ricordo di quell’emozione me la porto sempre dietro, poi aver fatto gol al debutto per un calciatore credo sia il massimo”.
