Alfredo Trentalange, nuovo presidente dell’AIA, ha parlato nel corso di un’intervista concessa a Famiglia Cristiana. Il numero uno degli arbitri ha affrontato temi caldi quali quello del supporto tecnologico per gli arbitri e la possibilità di far intervenire i fischietti in conferenza stampa.
Intervista a Trentalange sull’utilità del VAR
“Dobbiamo condividere di più le decisioni, aumentare la trasparenza, dobbiamo andare in contro ai giovani che amano gli strumenti tecnologici: passare dalla marcatura a uomo alla marcatura a zona ha cambiato le cose. Come successo con quello, anche a noi serve tempo per assorbire il cambiamento, il Var è relativamente giovane, ma nessun arbitro vorrebbe scoprire a partita finita di aver cambiato la gara. Nessuno vuole aver condizionato un risultato con un errore grave”.

Ultime AIA: Trentalange sulle interviste degli arbitri
“Ho iniziato ad arbitrare nel 1973, non ho mai sentito un arbitro che non fosse favorevole all’intervento di un aiuto del genere. C’è stato chi ha sostenuto che ci opponessimo noi alla verifica tecnologica del gol/non gol sulla linea di porta. Ma questa non è una cosa vera. Ma se gli arbitri non parlano mai, come fanno a saperlo, se non danno chiavi di lettura, finisce che siano altri a parlare per loro”.

Trentalange sulla formazione per gli arbitri
Uno dei problemi per i fischietti di oggi è trovare una nuova classe arbitrale. Così Trentalange.
“La formazione degli arbitri va aggiornata e dobbiamo investirci molto di piu. Siamo strutturati in sezioni, possiamo cominciare ad avere 50 ragazzi o con 500, si passa dall’essere papa’ all’essere manager. Dobbiamo condividere di piu’ le decisioni, aumentare la trasparenza, conoscere la tecnologia”.
Come noto, con l’avvento di Trentalange al posto di Marcello Nicchi, gli arbitri potranno parlare durante la settimana dopo le loro prestazioni. Il primo ad essere presente all’appuntamento con 90 minuto è stato Orsato di Schio. L’arbitro ha toccato vari temi, anche quello dell’arbitraggio di Inter-Juventus che tre anni fa permise alla Juve di vincere lo scudetto. Orsato ha chiesto scusa per non aver espulso Miralem Pjanic per secondo giallo dopo un brutto fallo su Rafinha. Dopo quell’episodio, i bianconeri in 11 contro 10 riuscirono a rimontare due gol all’Inter e a rimanere in testa alla classifica a due giornate dalla fine del campionato.
