Udinese, Gotti: “Lite Conte e Lukaku? Ecco cosa dico”

Luca Gotti, allenatore dell’Udinese, ha parlato nel corso di un’intervista concessa al CDS. queste le parole su casi Lukaku-Ibrahimovic e Conte-Agnelli.

 

Udinese, Gotti: “Lite Conte e Lukaku? Ecco cosa dico”

Gotti sulla lite Lukaku e Ibrahimovic? «Vengo dalla campagna del basso Polesine, fiero delle mie origini ma ho una certa cultura. Che mi suggerisce una distinzione. Lukaku e Ibra si beccano in campo come succede sempre. La loro lite è poco più che un frame. Farci della sociologia vuol dire strumentalizzare una cosa che nel calcio succede da sempre. Ci sono due atleti che si confrontano e utilizzano tutte le armi a disposizione, sanno provocare per mettersi reciprocamente a disagio. Non si chiamassero Lukaku e Ibrahimovic, non se ne sarebbe nemmeno parlato. Finisce in rissa la finale della Clericus Cup tra preti, o le partite con gli avvocati. Il calcio tira fuori il meglio e il peggio che è in noi».

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Luca Gotti (www.gettyimages.it)

Intervista a Gotti su Conte e Agnelli

Gotto su Conte e Agnelli?  «Anche qui eviterei un giudizio netto, però loro hanno ruoli diversi. L’allenatore è una guida. Noi sappiamo che Conte è una persona sanguigna, trascendere fa parte del suo modo di fare gruppo. Il gruppo è tutto e non è solo la squadra ma tutto il popolo. Lui dà l’idea di riferirsi sempre a questa grande platea virtuale. Ma chi ha un ruolo di guida dovrebbe spesso contare fino a dieci».

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Antonio Conte (www.gettyimages.it)

 

Gottu su Sarri ed il suo modo di allenare

Gotti, cosa è successo in Premier co Sarri?  «L’esperienza in Inghilterra con Sarri è stata favolosa. Va in un campionato tutto nuovo ma il migliore al mondo. Parli un’altra lingue e ti confronti ogni giorno con una serie di persone che sono speciali da sempre. Maurizio è un ossimoro vivente. Fa convivere intelligenza esagerata con una chiusura totale, in cui reagisce solo di pancia. Dal punto di vista professionale io dico che è un estremista concettuale. Mette continuamente alla prova le tua convinzioni passatee fa in modo di aggiornarle. Il nostro è stato un rapporto pieno, anche in quel piccolo spazio che Maurizio da a chi non è con lui in campo. Non mi portò alla Juve? Mi dispiacqui, però conoscevo certe dinamiche. Mi ha detto anche il perchè. Non coltivo recriminazioni, il rapporto è intatto».

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Antonio Conte (Getty Images)