Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha parlato nel corso di un’intervista concessa a Radio Rai “Radio anch’io lo Sport” in vista del ritorno dei tifosi allo stadio
Serie A, Gravina: “Tifosi, ecco quando torneranno”
Gravina ha parlato della possibile riapertura ai tifosi degli impianti
“Speriamo che dopo il 6-7 gennaio, quando si dovrebbe procedere all’apertura di alcune infrastrutture turistiche, potrebbero tornare anche i tifosi a popolare gli stadi, spero che siano quelle le date per riprendere un po’ di normalità. È un augurio, un auspicio”.

Gravina sulla Serie A
Gravina ha detto la sua sulla lotta per lo scudetto, mai così aperta come in questa annata.
Serie A? “È un campionato avvincente, che sta tracciando qualche sorpresa ma al quale manca in questo momento uno degli elementi fondamentale, quel consumatore appassionato del prodotto che è chi segue sempre il calcio, ovvero il tifoso. Si sente, si vede, lo spettacolo non è quello di sempre. Per quanto ancora lo sarà, non lo so, ora tutto dipende da che direzione prenderà la pandemia”.

Intervista a Gravina sugli stadi
Gravina, tra i firmatari della lettera inviata al Governo nei giorni scorsi, ha commentato quello che succede con gli stadi con i presidenti che vorrebbero avere i loro impianti.
“È fondamentale puntare a un calcio moderno che si possa confrontare a livello internazionale, insieme con lo sviluppo dei settori giovanili. Dobbiamo lavorare su questo e facilitare per dare una mano a chi pensa di investire nel nostro prodotto. Non riusciamo a comprendere come mai a fronte di investitori disposti a spendere soldi e ad aiutare anche il territorio, ci sia ancora un blocco legato a delle norme che non consentono di superare determinate barriere”.
Gravina ha poi parlato anche della possibile rivoluzione sul formato dei campionati Nazionali tanto auspicat adalle poteneze calcistiche europee
“C’è da rivedere il format, porre in essere questa riforma, io spero di vedere un calcio che abbia una diversa sostenibilità. È una riforma trasversale che coinvolge il mondo del calcio e con la quale, per esempio, la Lega Pro potrebbe arrivare ad avere risorse in più in modo tale da dare il proprio contributo alla formazione dei giovani professionisti”.
