Subito dopo la fine della partita vinta dalla sua squadra, in rimonta, contro la Sampdoria è intervenuto ai microfoni di ‘Sky Sport‘ l’attaccante del Napoli, Andrea Petagna.

Le parole di Petagna dopo Napoli-Sampdoria
E’ entrato dalla panchina all’inizio del secondo tempo al posto di Fabian Ruiz. Mossa che si è rivelata vincente quella di Gennaro Gattuso. Andrea Petagna, con un gran gol di testa, ha timbrato il cartellino facendo vincere il suo Napoli in una difficile sfida contro una buona Sampdoria messa in campo da Claudio Ranieri.
Subito dopo la fine della partita si è presentato davanti alle telecamere di ‘Sky Sport’. Queste le sue parole raccolte dalla nostra redazione: “E’ una bella giornata per me. Voglio ringraziare tutti, soprattutto i miei genitori che hanno sempre creduto in me. Se gioco ancora è per merito loro, visto che in passato non ho attraversato dei bei momenti.
Quella di oggi non era affatto un match facile, visto che venivamo da una sfida impegnativa come quella di giovedì contro la Real Sociedad“.
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Napoli-Sampdoria, Petagna: “Ho pensato di smettere dopo il Milan“
Il centravanti del Napoli, Andrea Petagna, nel corso dell’intervista ha dichiarato che è stato molto vicino nel lasciare il mondo del calcio anni fa: “Una volta che ho attraversato tutto il settore giovanile del Milan e sono andato alla Sampdoria, poi in Serie B, ho vissuto dei momenti molto difficili e ho pensato di smettere e mollare tutto. Invece grazie ai miei sono ancora qui.
Gattuso? L’ho abbracciato perché prima dell’incontro mi ha detto che avrei segnato e ha avuto ragione. Grazie a lui sto migliorando molto, gioco in maniera diversa rispetto a quando stavo in altri club”.
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Napoli-Sampdoria, Petagna: “Senza Osimhen mi sto giocando le mie chance“
“Osimhen? Victor ci manca molto. E’ un giocatore forte e importante per noi. Ora mi sto giocando le mie chance al massimo, devo continuare a lavorare così. Qui non c’è bisogno di venire incontro per giocare per la squadra, visto che ci sono elementi eccezionali che fanno proprio questo. Devo attaccare più la profondità, stare in area e farmi trovare pronto.
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In campo dobbiamo entrare sempre a duemila, altrimenti il mister nello spogliatoio ci mangia. La fortuna è che qui siamo tutti bravi e questo è importante per migliorare anche in allenamento”.