Inter, Conte: “La gente non vede l’ora di buttarci…non dico cosa”

Subito dopo la fine della partita vinta dalla sua squadra contro il Sassuolo di Roberto De Zerbi, è intervenuto ai microfoni di ‘Sky Sport’ l’allenatore dell’Inter, Antonio Conte.

Antonio Conte (www.gettyimages.it)

Le parole di Conte dopo Sassuolo-Inter

Queste le dichiarazioni raccolte dalla nostra redazione dell’allenatore dell’Inter, Antonio Conte, subito dopo la vittoria contro il Sassuolo: “Cerchiamo sempre di dare il meglio di noi in ogni caso, però diamo sempre il 100% e quindi l’inerzia la puoi spostare o meno, basta che si esce dal campo con la maglia sudata. Non ho cambiato assolutamente nella testa dei miei giocatori.

La partita è stata preparata in una determinata maniera, bisogna rispettare l’avversario. Barella è la prima volta che ha giocato davanti alla difesa, avendo vari compiti. Alla fine c’è stata una bella vittoria.

Migliore partita della stagione? Non sono d’accordo. E’ un buon risultato, nonostante abbiamo fatto altre prestazioni migliori in passato. I risultati condizionano sempre i giudizi. Se parliamo di furore sono d’accordo, se parliamo di caratteristiche abbiamo di certo fornito prestazioni migliore. Quest’anno ne abbiamo fatte migliori anche quando il risultato non ci ha sorriso.

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Le partite cambiano, non c’è sempre lo stesso spartito. Cambiano le caratteristiche degli avversari e altro. Per quanto riguarda il match di oggi l’abbiamo studiata nella giusta maniera, anche se in poco tempo. Complimenti ai miei perché non è semplice, soprattutto all’Inter. Non è semplice niente perché qui non si vede l’ora di buttare negatività su tutto l’ambiente.

Noi dobbiamo essere bravi e pensare a noi stessi e a continuare a lavorare e sapere che c’è gente che non vede l’ora di buttare non dico cosa…Di squadre ne ho allenate, ma questo accanimento contro di noi diventa tutto difficile soprattutto per i giocatori. Questi ultimi però sono bravi. Sono situazioni in cui ci devono dare forza.

Dico che le responsabilità vanno sempre divise. Solo tre mesi fa ho detto determinate cose. Nel bello e cattivo tempo bisogna essere tutti uniti. Nelle cose positive è giusto dividersi i meriti, nelle cose negative non è giusto che il tecnico e gli atleti vanno attaccati. Bisogna essere uniti e compatti, salire sulla barca e remare sulla stessa direzione senza che nessuno affondi”.

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