Milan, Maldini commosso: “Ho sentito Maradona pochi giorni fa…”

Calciomercato Milan Roback
Calciomercato Milan Roback (Getty Images)

Paolo Maldini è intervenuto ai microfoni di Sky Sport parlando del suo Milan, di Ibrahimovic e ovviamente di Diego Armando Maradona.

Milan, Maldini ricorda Maradona

Dopo aver letto le formazioni ufficiali, è il momento di ascoltare le voci dei protagonisti. Tocca a Paolo Maldini, dirigente del Milan, che parla di Maradona. Ecco quanto raccolto dalla nostra redazione: “Dura per chi ha amato il calcio, per chi ha amato Diego, per chi ha giocato contro Diego. Quando si vedono i filmati della gioia che ha portato in questo gioco…quando gioca ad Acerra su un campo terribile, solo fango…andrebbe mostrata ai giocatori moderni, che si lamentano dei terreni di gioco. L’ho sentito via messaggio poco dopo il suo compleanno, sembrava potesse riprendersi“.

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Paolo Maldini (www.gettyimages.it)

Maldini continua raccontando le sfide tra Maradona ed il suo Milan: “Gli aneddoti sono legati sempre al campo, considerarlo nemico per chi ama il calcio è impossibile. Potevi picchiarlo quanto volevi, non reagiva mai. Ognuno di noi può dire quello che vuole, ha anche delle vicende controverse, ma sarà sempre un’icona di questo sport. Il Napoli era il nostro avversario principale, la rivalità era con lui, con Careca, Ferrara, Carnevale, Giordano, ma Diego era ed è il miglior giocatore di sempre. Contro il Napoli il riscaldamento non si riusciva a fare, c’incantavamo a guardare Diego“.

Uno sguardo alla gara di oggi: “La consapevolezza di essere forti oggi ce l’abbiamo, sappiamo che incontriamo la squadra più forte del girone, abbiamo lottato troppo per non passare questo turno. Assenza Ibra? Servirà tutto il gruppo, ma il Milan non è solo Zlatan, questa squadra ha dimostrato di essere competitiva senza Zlatan, ma abbiamo fuori anche Leao e Saelemaekers, dobbiamo sopperire anche alle loro assenze. Dobbiamo migliorare, questa gara non è ancora decisiva, questi ragazzi son cresciuti, forse è la prova più importante, più difficile. Quello che abbiamo fatto è già tanto“.