Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, è stato ascoltato dalla Procura in merito al ‘caso tamponi’ in cui è coinvolto il club biancoceleste. Una volta terminata l’udienza il presidente del club non ha rilasciato dichiarazioni ai giornalisti che lo attendevano all’esterno della Procura.
Lazio, ‘caso tamponi’: Lotito ascoltato in Procura
E’ durata più di tre ore l’audizione del numero uno della Lazio, Claudio Lotito, in merito al ‘caso tamponi’ in cui è coinvolta la squadra allenata da Simone Inzaghi. Una breve pausa intorno alle ore 16, poi la ripresa. La Procura di Avellino, infatti, ha ascoltato il patron biancoceleste per l’inchiesta che riguarda anche il centro ‘Futura Diagnostica’ che si trova nella città irpina.
Proprio nel laboratorio avellinese la Lazio consegna i tamponi dei calciatori, dei loro familiari e di tutto lo staff della squadra (secondo il protocollo) affinché vengano processati.
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Lazio, ‘caso tamponi’: Lotito non indagato
Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, non è indagato per il ‘caso tamponi’. L’unico, almeno per il momento, nella ‘lista nera’ della Procura, rimane Massimiliano Taccone (amministratore delegato proprio della Futura Diagnostica). Quest’ultimo, infatti, è accusato di reato di falso, frode in pubbliche forniture e di epidemia colposa.
Vincenzo D’Onofrio, procuratore aggiunto, ha posto alcune domande a Lotito, oltre a quelle dei tre pm che stanno seguendo questa inchiesa: si tratta di Teresa Venezia, Vincenzo Toscano e Luigi Iglio. Una volta finito l’interrogatorio nessuno ha voluto rilasciare dichiarazioni ai giornalisti che li attendevano all’esterno della Procura.
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Lazio, ‘caso tamponi’: le possibili domande poste a Lotito
Le possibili domande che sarebbero state fatte a Lotito, in merito al ‘caso tamponi’, potrebbero essere quelle riguardante i rapporti del patron della Lazio e il centro di Avellino e per quale motivo la società biancoceleste si sia rivolta proprio a loro.
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