Antonio Conte, tecnico dell’Inter, ha parlato oggi in conferenza stampa prima della gara gara di domani.
La conferenza stampa di Antonio Conte
Ciclo complicato?
“Arrivamo alla gara contr tre positivi, poi Pinamonti a parte, i miei calciatori sono tutti a disposizione. C’è chi ha giocato molto con le nazionali e che è più fresco”.
Real?
“Siamo in una situazione in cui tutto è difficile, non solo per noi. Tutti quelli che affrontano sfide europee devono giocare partite difficili. Tutta la situazione è complessa, ma sarà tutta la stagione e dobbiamo far il massimo, con tutte le nostre forze, sperando che anche la fortuna dia un mano”.
Eriksen e ambiente?
“Non so se sia questo il problema, non so se è un problema di lingua. Io scelgo per il bene dell’Inter, le occasioni le ha avute anche rispetto a qualche altro calciatoore. Quando lo riterrò opportuno lo sceglierò per andare in campo”.

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Scudetto?
“Penso che noi dobbiamo lavorare, conosciamo cosa siamo capaci di fare e voi da fuori non potete capire. Per il resto dobbiamo pensare a noi stessi e mi auguro che chi da giudizi sia onesto intellettualmente. Per il resto possiamo essere orgogliosi di questo, perché se dopo un solo anno tutti ci considerano i favoriti, questo già è un segnale”.
Campionato equilibrato?
“Io mi auguro che questo equilibrio rimanga aperto fino alla fine, più sarà meglio e farà da diffierenza il lavoro, organizzazione e mentalità. Spero quest’anno ci sia molto più equilibrio per vincere”.

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Ripartenza?
“I risultati non sono stati soddisfacenti, su questo sono d’accordo. Fino ad ora potevamo fare meglio. Per quello che stiamo facendo in campo invece mi auguro di vedere le buone cose che ho visto fino ad oggi. Poi se non vinci si vede sempre il bicchiere mezzo vuoto e questo cambia anche gli umori”.
Europa?
“Non so se conta in chiave campionato. Noi come l’Atalanta abbiamo finito tardi, l’Inter è stata l’ultima squadra a completare la stagione. Non abbiamo avuto molto tempo per prepararci, abbiamo dovuto inserire calciatori in corsa. Un aspetto importante perché nelle mie squadre l’organizzazione conta tantissimo”.
Eriksen da play?
“No, credo di no possa giocare in quella posizione, deve vedere la porta da vicino”.
