Milan Ivan Gazidis, amministratore delegato del Milan, ha parlato nel corso di un’intervista concessa a ESPN.
MIlan, intervista a Gazidis
Ivan Gazidis sulla sua storia personale:
“Ho origini da diverse parti del mondo. Ho anche un nonno olandese e sono mezzo greco. Ad Euro 2004, mi sono sentito greco. Molto greco. E’ un matrimonio che mi conveniva”.
Milan? “Quello che stiamo facendo al Milan è chiaro e molto difficile. Bisogna abbassare gli stipendi e allo stesso tempo migliorare le prestazioni sportive, non è una cosa facile”.
Italia e Premier League? “Gran parte del successo della Premier League è basato sulla visione globale del calcio, una sorta di internazionalizzazione. Questo è accaduto in termini di idee di fare calcio ma poi, più recentemente, in termini di proprietà stranieri e management internazionali. E questo mix di idee, questa diversità è stata una delle forze trainanti per il suo successo”.

Ivan Gazidis, nell’intervista stronca il rinnovo di Calhanoglu
Ivan Gazidis ha parlato della sua storia in Serie A e stronca il rinnovo di Calhanoglu?
Serie A? “Chiaramente, penso che la base sia buona per il nostro campionato, i nostri brand siano internazionali. Quindi tutti gli elementi ci sono. Guardate all’interesse di gruppi di private equity. Non sono stupidi. Vogliono entrare e migliorare il calcio italiano, conoscono che c’è un potenziale enorme e non sfruttato. Se facciamo i passi giusti, il calcio italiano può tornare a regnare come una volta. Penso che la Serie A abbia il potenziale più grande in termini di crescita tra tutti i campionati in Europa. E io penso che il Milan abbia il potenziale inespresso migliore della Serie A”.

Ivan Gazidis sulla crescita del Milan
Ivan Gazidis ha parlato anche del processo di crescita della nostra Serie A rispetto agli altri campionati nel corso dell’intervista di oggi.
Serie A e crescita del Milan? “In Italia, non vediamo un così forte senso di unità, qui siamo tutti concorrenti sul campo e non siamo partner commerciali al di fuori. Ma penso che stia cambiando visto anche le due cose che accadono. Una è che c’è un cambiamento nel tipo di proprietari, anche italiani. Ci sono più proprietari che non pensano a se stessi ma a tutta la lega. Devi avere entrambe le visioni per avere un ambiente sano. L’altra cosa è che all’aumentare delle entrate, stanno aumentando anche altri interessi. Quindi i club devono essere in linea”.
