L’attaccante dell’Inter Romelu Lukaku è intervenuto dal ritiro della Nazionale belga parlando del compagno di squadra Christian Eriksen.
Inter, Lukaku ed Eriksen: destini opposti
Entrambi sono arrivati l’anno scorso, l’uno all’inizio, l’altro nel mezzo della stagione. Sarà stato questo, ma benché arrivassero entrambi dalla Premier, Lukaku ed Eriksen hanno avuto un impatto completamente differente nell’Inter.

Il primo si è caricato la squadra (a volte anche gli avversari) sulle spalle e l’ha portata a distanza ravvicinata dalla vetta della Serie A, il secondo non ha ancora trovato continuità d’impiego: fin dal suo arrivo, apparve chiaro a tutti che il suo arrivo fu propiziato da Marotta, e che Conte avrebbe avuto più di qualche difficoltà nell’inserirlo all’interno dei propri schemi.
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Inter, la strigliata di Lukaku ad Eriksen
Aiutati che Dio ti aiuta, diceva il vecchio saggio. In questo caso potrebbe anche bastare soltanto qualche lezione d’italiano. È quello che sostiene Lukaku, quando parla di Eriksen ai microfoni della tv belga Kanal 5: “Io mi sono abitutato subito ad un nuovo campionato, magari a lui serve più tempo”.

“Ha tutte le qualità per fare bene anche qui e voglio aiutarlo. Ma se non impara l’italiano diventa dura. Se imparasse la lingua, sono certo che sarebbe tutto più facile per lui. Potrebbe intendersi meglio coi compagni di squadra e l’allenatore, aiutando di più la squadra“.
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Eriksen all’Inter, numeri di una crisi
Fa bene Lukaku a strigliare Eriksen, da quando è all’Inter i numeri non sono dalla sua parte. Questa stagione le presenze sono state 7 (5 in Serie A e 2 in Champions League), ma nel tabellino non compare mai il suo nome, né come assistman né tantomeno come goleador.
Se torniamo all’anno scorso le cose non vanno meglio: con l’Inter, in 37 presenze, soltanto 4 gol e 3 assist. Chiaro che nessuno, Conte nemmeno, gli chiede di essere un bomber, ma manca il lavoro che potrebbe portarlo ad essere più protagonista nella manovra.
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