Tommaso Pobega vuole tornare al Milan. Il centrocampista attualmente allo Spezia si sta mettendo in luce e vuole ritagliarsi uno spazio in rossonero.
Calciomercato Milan, Pobega tornerà per affermarsi
Tra i migliori calciatori della Serie A in questo inizio di stagione c’è Tommaso Pobega. Il centrocampista dello Spezia, ha dimostrato di essere all’altezza della massima serie nel centrocampo di Vincenzo Italiano. Un gol alla Juventus e la doppietta al Benevento nelle ultime due uscite in campionato hanno fatto sì che si puntasse il mirino sul suo talento.
Tommaso Pobega è di proprietà del Milan, e presto vuole tornarci. Nello Spezia sta facendo esperienza per essere protagonista in Serie A con la maglia con cui è cresciuto sin da piccolo. Il suo obiettivo, come ha raccontato alla Gazzetta dello Sport, è quello di vestire la maglia del Milan già nella prossima stagione.
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Mercato Milan, Pobega: “
Tommaso Pobega ha raccontato i primi passi nel Milan e il suo passato, fino ad arrivare all’esplosione di questa stagione.
“Da bambino tifavo Juventus. Feci il raccattapalle nella gara tra Cagliari e Juventus che si giocò a Trieste e i bianconeri vinsero lo Scudetto. Me ne innamorai. Poi ho fatto il raccattapalle anche a San Siro e sono passato al Milan a 14 anni”.
Milan? “Bellissima esperienza, ma è stata dura. Con la Triestina ero la stellina, al Milan giocavo poco. Il secondo convitto era attaccato allo stadio: dalla finestra vedevo San Siro. Da piccolo il mio giocatore preferito era Bastian Schweinsteiger, mi piaceva come si muoveva in campo”.
Tornare al Milan? “Prima di andare in prestito allo Spezia Maldini mi ha fatto l’in bocca al lupo e mi ha spronato a lavorare bene perché continuava a seguirmi. E’ al Milan che voglio tornare. Il Milan è pronto per il salto di qualità: è una grande squadra, tutti sanno quello che devono fare in campo e le caratteristiche dei singoli vengono esaltate”.
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Calciomercato Milan, Pobega: “Cerco di migliorare in continuazione”
Ruolo? “Sono una mezzala ma posso fare altro. Dipende dal contesto e sempre con le mie caratteristiche. Do sempre tutto, sono un lavoratore: è la parola chiave della mia carriera. A me piace mettermi a disposizione della squadra e garantire intensità, impegno, aiuto. Fin da bambino ero così“.
Difetti? “Potrei fare un elenco lunghissimo: il piede destro, ad esempio. Negli ultimi anni ho cercato di migliorare negli inserimenti. Se accompagni l’azione, le occasioni arrivano. E i gol anche. La ricerca del tiro attraverso giusti tempi di inserimento è una cosa su cui mi alleno sempre. Sto cercando di migliorare anche nel tiro da fuori”.
Emozione in Serie A? “Il primo gol in A l’ho segnato a Buffon: io ho 21 anni, lui 42, il doppio. Strano ma emozionante”.
Nel calcio italiano c’è più spazio e fiducia nei giovani? Sì, e i giovani sono stati bravi a farsi trovare pronti: penso a Locatelli, Bastoni, Barella”.
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